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L'obbligo di assicurazione sulle catastrofi naturali

Introduzione

Negli ultimi anni, i cambiamenti climatici hanno reso sempre più frequenti e devastanti eventi come alluvioni, terremoti e frane, causando danni ingenti alle imprese e all’economia nazionale.

Secondo i dati ISPRA, negli ultimi 20 anni l’Italia ha registrato oltre 1.500 eventi catastrofali tra frane, alluvioni e terremoti, con danni stimati per oltre 300 miliardi di euro (ISPRA, Rapporto 2023).

Solo nel 2022, le alluvioni hanno causato danni economici per oltre 8 miliardi di euro, colpendo particolarmente regioni come Emilia-Romagna e Marche (Protezione Civile, 2023).

Il crescente impatto economico e sociale di queste calamità ha spinto il governo a introdurre una misura volta a garantire una maggiore sicurezza finanziaria alle aziende e a ridurre il peso economico sugli aiuti statali.

Per questo motivo, la Legge di Bilancio 2024 ha introdotto un obbligo assicurativo per tutte le imprese con sede legale in Italia o con una stabile organizzazione nel territorio nazionale.

Questa normativa, introdotta con la Legge di Bilancio 2024, mira a garantire la resilienza delle aziende di fronte a calamità naturali sempre più frequenti.

Tuttavia, un recente aggiornamento normativo (Marzo 2025) ha modificato le scadenze:
📌 Grandi imprese: obbligo dal 1° aprile 2025 con un periodo transitorio di 90 giorni senza sanzioni per eventuali inadempimenti.
📌 Medie imprese: obbligo rinviato al 1° ottobre 2025.
📌 Piccole e micro imprese: obbligo rinviato al 1° gennaio 2026.

Il decreto attuativo 18/2025 emesso dal MEF-MIMIT, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 febbraio 2025, definisce le modalità operative per gli schemi di assicurazione contro i rischi catastrofali.

Chi è obbligato ad assicurarsi?

L’obbligo assicurativo riguarda tutte le imprese italiane, così come le imprese estere che operano attraverso una stabile organizzazione in Italia, indipendentemente dal settore economico di appartenenza. Le uniche realtà attualmente escluse sono le imprese agricole.

Tuttavia, il Governo ha già manifestato l’intenzione di estendere prossimamente questo obbligo anche ai privati cittadini, con riferimento alle abitazioni di proprietà.

Va precisato che la Legge di Bilancio 2024 stabilisce l’obbligo di assicurare tutti i beni utilizzati a qualsiasi titolo nell’esercizio dell’attività d’impresa (individuati dall’articolo 2424, primo comma, sezione Attivo, voce B-II, numeri 1), 2) e 3), del Codice Civile).

Per questa ragione, anche chi conduce in locazione immobili come uffici, negozi o locali commerciali, è tenuto a stipulare una polizza assicurativa sugli immobili occupati.

La logica della normativa è semplice e immediata:
«Se il locale in cui svolgo da anni la mia attività dovesse essere distrutto, il proprietario avrebbe la possibilità di ricostruirlo rapidamente? Oppure sarei costretto a cercare un’altra sede, perdendo così tutti i vantaggi acquisiti nel tempo grazie alla mia presenza consolidata in quel luogo?»

Cosa copre l’assicurazione?

La polizza obbligatoria copre i danni diretti subiti da:

– Fabbricati aziendali
– Impianti e macchinari
– Attrezzature industriali e commerciali
– Terreni

Le perdite economiche dovute all’interruzione dell’attività non sono incluse nella copertura obbligatoria, ma possono essere integrate con garanzie aggiuntive.

Quali sono gli eventi assicurati (previsti dall’obbligo di legge)?

La normativa vigente stabilisce che le polizze a garanzia delle catastrofi naturali devono includere obbligatoriamente la copertura per i seguenti eventi:

– Terremoti: danni materiali diretti causati da eventi sismici, indipendentemente dalla loro intensità.
– Alluvioni, inondazioni e allagamenti: coprono i danni derivanti da esondazioni di corsi d’acqua, mareggiate, precipitazioni eccezionali o accumuli d’acqua che determinano danni agli immobili.
– Frane e smottamenti del terreno: garantiscono la copertura per i danni conseguenti a cedimenti del suolo, movimenti franosi o instabilità del terreno connessa a eventi naturali.

Queste garanzie rappresentano il minimo richiesto per legge e si applicano agli immobili ad uso residenziale e produttivo.

Cosa succede se un’azienda non si assicura?


Le imprese che non stipulano la polizza entro la scadenza potrebbero perdere l’accesso a finanziamenti, contributi e agevolazioni pubbliche, comprese quelle previste in caso di calamità naturali.

Perché è importante agire subito?

Per evitare sanzioni e limitazioni nell’accesso a contributi pubblici.
Per proteggere il proprio patrimonio aziendale da eventi imprevedibili.
Per assicurare la continuità operativa in caso di danni significativi.

Come possiamo aiutarti?

Ti guidiamo nella scelta delle soluzioni assicurative su misura per le imprese soggette all’obbligo, garantendo coperture complete e personalizzabili.

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